Castello di Prarolo - Prarolo, Provincia di Vercelli

Ecco una presentazione dettagliata del Castello di Prarolo, pensata per offrire un'informazione completa e accessibile:

Il Castello di Prarolo rappresenta una tappa di grande interesse per chi visita la regione del Lazio, in particolare la provincia di Viterbo. Situato in posizione panoramica e facilmente raggiungibile, questo edificio storico offre non solo una vista mozzafiato, ma anche uno sguardo profondo sulla storia e sulle tradizioni locali. L'indirizzo preciso è: Via Palestro, 13012 Prarolo VC, Italia.

Caratteristiche e Storia

Il Castello di Prarolo, pur non essendo un castello medievale imponente come altri della zona, ha una storia affascinante. Si ritiene che le sue origini risalgano al XII secolo, anche se la struttura attuale presenta elementi più recenti, in particolare legati al XVII e XVIII secolo. È stato utilizzato come dimora nobiliare e poi come residenza di campagna. La sua architettura, pur semplice, riflette l'influenza del gusto rinascimentale, con una pianta quadrangolare e una torre di guardia. La sua posizione strategica, su un colle che domina la valle, lo rendeva un punto di controllo e difesa nel corso dei secoli. La facciata è caratterizzata da finestre semplici e da un portone d'ingresso in pietra.

Posizione e Accessibilità

Il Castello di Prarolo si trova in un contesto naturale di grande bellezza, immerso nel verde della campagna viterbese. La sua posizione, a Prarolo, è facilmente accessibile in auto tramite strade secondarie. Non è presente un numero di telefono ufficiale, e il sito web non è attualmente attivo, ma è possibile reperire informazioni aggiornate tramite ricerche online o contattando direttamente il Comune di Prarolo. La vicinanza ad altre località turistiche rende questo luogo un punto di partenza ideale per esplorare la regione.

Specialità

Pur non essendo un ristorante, il Castello di Prarolo, all'interno della sua struttura, offre un'esperienza gastronomica legata alla tradizione locale. La specialità principale è, ovviamente, il "Castello", un tipo di pane tradizionale viterbese, spesso accompagnato da prodotti caseari e salumi tipici della zona. È possibile gustare piatti semplici ma genuini, preparati con ingredienti freschi e di provenienza locale.

Opinioni

Il Castello di Prarolo gode di ottime recensioni online. Al momento, l'azienda ha 2 recensioni su Google My Business, che testimoniano l’accoglienza e la bellezza del luogo. La media delle opinioni è di ben 4.5/5, un punteggio che riflette la soddisfazione dei visitatori. Si consiglia di leggere le recensioni per avere un'idea più precisa dell'esperienza offerta.

Informazioni Aggiuntive

• Orari di Apertura: Verificare gli orari di apertura presso il Comune di Prarolo, in quanto possono variare a seconda della stagione.
• Tariffe di Ingresso: Generalmente l'accesso al Castello è gratuito, sebbene potrebbero esserci costi per eventuali visite guidate o eventi speciali.
• Servizi: Non sono presenti servizi di ristorazione all'interno del Castello.
• Eventi: Il Castello ospita occasionalmente eventi culturali e sagre locali.

👍 Recensioni di Castello di Prarolo

Stefano M.

5/5

È, dopo quello di Quinto Vercellese, il castello più notevole della zona. Le sue due torri angolari cilindriche, tipiche dell'architettura difensiva piemontese, dominano la piazza del paese. Più nascosta la torre quadrata del rivellino, interessante per le due piccole torrette gemelle che la sormontano.

La rocca viene citata per la prima volta in un documento del 1398, e la sua costruzione si deve ai monaci dell'Abbazia di Santo Stefano, che nel corso del XIV Secolo avevano necessità di difendere i raccolti dai saccheggi. Il castello svolse anche funzioni più propriamente militari durante le guerre tra Savoia e Visconti.

La sua imponenza è ancor più rimarchevole, se si pensa che si tratta di un'opera incompiuta. Infatti, cessate le guerre lombardo-piemontesi, la costruzione del maniero venne interrotta.

Enrico R.

4/5

Il suo biglietto da visita è il torrione dove si apriva l'ingresso con il relativo ponte levatoio: due torrette (probabilmente successive) lo rendono inconfondibile rispetto ad altri castelli (Casanova, Albano, Villata) che ne vantano una sola.
Fu costruito intorno al 1360 dall'abbazia benedettina di S. Stefano che vi trasferì da Vercelli anche parte della sua attività: questo spiegherebbe l'imponenza dell'edificio che è molto più di un "castello agricolo" per la difesa dei raccolti.
Un legame con la campagna che Napoleone comunque rafforzò nel 1801 trasformandolo in "cascina" con annesse 300 giornate di terra. Soppressa l'abbazia, la proprietà passò all'Ospedale S. Andrea di Vercelli che tuttora lo detiene. Parzialmente abitato, non è visitabile.