Maddalena M.
5/5
Questa non vuole essere una recensione, ma piuttosto una risposta alla signora Cristina Rovera, in cui vorrei chiarire alcuni punti e, soprattutto, invitarla a raccontare i fatti in modo più veritiero. È importante che una recensione si basi sulla realtà e non su una versione distorta dei fatti.
Come lei stessa ha sottolineato, quel giorno il locale era molto affollato (171 persone con soli tre camerieri). Comprendiamo il vostro tentativo di “agevolarci” scrivendo l'ordinazione su un foglio, ma prima di fare un gesto simile, sarebbe opportuno chiedere a chi sta lavorando in quel momento se ciò sia effettivamente d'aiuto. Io, una giovane ragazza di vent'anni, non mi permetterei mai di andare sul suo luogo di lavoro e prendere iniziative senza consultarla.
Andiamo avanti. Più volte, durante la giornata, abbiamo chiarito che ci sarebbe stata un’attesa significativa. Inoltre, contrariamente a quanto afferma, la vostra prenotazione non è stata fatta con largo anticipo, ma solo alle 11 per il pranzo dello stesso giorno. Il personale, come avrà potuto notare, ha fatto il possibile, correndo per servire tutti in una giornata così intensa. Se la sua esigenza era di pranzare rapidamente, avrebbe potuto optare per i nostri panini, che sono una scelta veloce. Personalmente, quando scelgo di pranzare in un ristorante IN PIENO AGOSTO in montagna, lo faccio perché non ho fretta; in caso contrario, mi organizzo diversamente.
Tutte le persone intorno a voi hanno atteso esattamente come voi. Tuttavia, va considerato che un tavolo da 2 o 4 persone è decisamente più facile da gestire rispetto a un gruppo di 21. Detto questo, riconosco che l’attesa sia stata più lunga del dovuto, e mi scuso nuovamente per questo, ma è importante tenere presente che quel giorno, con così tante persone e poco personale, la situazione era davvero complicata.
Ciò che però trovo inaccettabile è che, a causa del ritardo nel servizio di un piatto di raviole, abbiate ritenuto opportuno insultare tre ragazzi di vent’anni al punto da farli piangere. Si tratta di un comportamento maleducato e vergognoso nei confronti di chi sta lavorando duramente per imparare e crescere professionalmente. Umiliare pubblicamente chi non ha colpe dirette, urlando davanti a tutta la sala, è davvero inaccettabile.
Infine, vorrei anche sottolineare che gli antipasti, la polenta con il cervo, le due caraffe di vino e i coperti non sono stati pagati, ma "offerti". O, più precisamente, ve ne siete andati SENZA PAGARE il conto. Pertanto, la prossima volta, le suggerisco di recensire l’esperienza in modo più onesto, criticando eventualmente l'attesa, ma evitando di distorcere i fatti, perché così facendo, non fa che peggiorare la sua posizione.
Con la speranza di non doverla più servire, le auguro comunque una buona giornata e mi auguro che possa apprendere qualcosa in più sull’educazione, soprattutto suo marito.
Maddalena Monge